lunedì 6 giugno 2016

HALO HALO (FILIPPINE)

Dolce popolare delle filippine composto da una miscela di ghiaccio tritato e latte evaporato a cui si aggiungono vari ingredienti come la nata de pina (gel di ananas), il sago (tapioca sottoforma di perle gelatinose), il mungo (fagioli rossi dolci), il pinipig (riso soffiato particolare), l'ube (tubero dolce di colore viola i quali donano al dolce un aspetto molto colorato.
Esso viene generalmente servito in un bicchiere alto o in una ciotola.







INGREDIENTI (possono variare in base al gusto personale)


  • latte di cocco
  • fagioli di soia dolci
  • mango
  • nata di cocco
  • zucchero 
  • banana
  • papaia
  • gelatine di frutti vari a scelta
  • semi di tapioca

PREPARAZIONE:

Fate caramellare la banana, versando dello zucchero in una pentola con dell'acqua quant basta e immergendo il frutto a fettine.

Fate ghiacciare il latte di cocco mescolando ogni tanto, in modo da ottenere una granatina; disporre poi la granatina nelle coppe e aggiungere i pezzi di papaia e mango. 

Aggiungete poi la banana caramellata, le gelatine di frutta, i fagioli dolci di soia e il cocco; come ultimo ingrediente aggiungete i semi di tapioca.










sabato 21 maggio 2016

THIT HEO KHO KHO (MAIALE ALLA VIETNAMITA)

 Il termine kho (brasare, stufare) indica una serie di piatti della cucina vietnamita caratterizzati da una lenta stufatura degli ingredienti in una salsa densa, abbastanza dolce, di colore rosso- marrone, che contiene zucchero caramellato e salsa di pesce. Solitamente viene cotto in una pentola di terracotta chiamata "noi dat" e viene servito con riso bianco cotto a vapore o tostato, oppure con una baguette calda. 
Il kho è solitamente preparato con pezzi di carni bovine, pesce o maiale, ma esistono anche versioni vegetariane. Nella versione a base di pesce (chiamata cà kho) il pesce più utilizzato è il pesce-gatto, in particolare nel vietnam meridionale.
Noi vi proponiamo la versione con la cane di maiale.






INGREDIENTI (per 4 persone):


  • 16 costolette di maiale
  • 3 spicchi d'aglio
  • 1 cucchiaino di coriandolo
  • 3 cucchiaini di zucchero di canna
  • olio di semi
  • pepe nero in polvere
  • sale
  • salsa di soia a piacere



            PREPARAZIONE:

Fate rosolare il pollo nell'olio, aggiungendo sale, coriandolo e pepe, aggiungete poi lo zucchero e lasciatelo caramellare.

Cuocete a fuoco basso, a metà cottura aggiungere un po' d'acqua e, se gradite, della salsa di soia.

Servite poi le costolette da sole o accompagnate dal riso.



sabato 7 maggio 2016

DORO WAT (ETIOPIA)



Il dorowat è considerato il piatto nazionale dell'Etiopia; è uno stufato che può essere preparato con pollo, manzo, agnello, varie verdure, una miscela di spezie berbere e il niter kibbeh, un burro particolare.

Il wat etiope si distingue da quello delle altre culture per la sua particolare cottura: le cipolle tritate vengono cotte a fuoco lento, senza burro o olio, in  padella o in  pentola, fino a quando nonsi asciugano completamente. Il grasso (solitamente il niter kibbeh) viene aggiunto inseguito, in quantità probabilmente  eccessive per gli standard occidentali, e le cipolle e le spezie sono saltate prima di aggiungere gli altri ingredienti in modo da far addensare lo stufato.

il wat è spesso accompagnato dall' injera, un pane molto sottile di farina di miglio. Esso viene spesso consumato in compagnia condividendo la stessa ciotola.

un'altra curiosità riguardo a questo piatto è che in presenza di un ospite di riguardo esso può essere servito con uova sode, considerate pregiate poichè sono difficili da reperire.







Ingredienti (4 persone)


  • 1kg di pollo
  • 400 gr polpa di pomodoro
  • 5 spicchi d'aglio
  • 2,5 dl brodo di pollo
  • curcuma
  • 1/2 cucchiaino di chiodi di garofano
  • 1/2 noce moscata
  • semi di cardamomo
  • coriandolo
  • 1/2 cucchiaino di cannella
  • 10 gr di zucchero fresco
  • peperoncino
  • 6 cipolle
  • olio di semi di girasole
  • 4 uova
  • sale
  • pepe

Preparazione:

Afettate le cipolle e friggetele nell'olio caldo per 10 minuti, tritate gli spicchi d'aglio e grattugiate lo zenzero, quindi aggiungete la cipolla e lasciate soffriggere ancora un paio di minuti, poi versate il brodo e la polpa di pomodoro.Lasciate sobbollire per una decina di minuti e aggiungete sale e pepe.

Nel frattempo tagliate il pollo a pezzi e disponetelo nella padella con la salsa di pomodoro. Aggiungete le spezie e lasciate cuocere il tutto a fiamma bassa per un'ora circa.

Mentre aspettate che il pollo finisca la cottura lessate le uova fino a farle diventare sode, privatele del guscio e fate dei fori con la forchetta. 
Aggiungete al pollo altri due minuti di cottura, mescolate bene... e il piatto è pronto!












sabato 23 aprile 2016

BAKLAVA

La baklava è un dessert molto dolce, ricco di zucchero (o miele) e di frutta secca, in particolare di pistacchi. È originario della Turchia, ma è diffuso in tutta l'Asia sud-occidentale, centrale e nell'area dei Balcani. La sua storia non è ben documentata, e molti gruppi etnici ne rivendicano la paternità. Si dice però che gli Assiri, intorno all' VII secolo a.C., furono i primi a realizzare degli strati sottili di pasta sfoglia riempiti con noci tritate e miele, per poi cuocerli nei loro forni a legna primitivi.
Questa prima versione più conosciuta del Baklava veniva preparata solo in occasioni speciali, e fino al XIX secolo esso veniva considerato un alimento per ricchi. Anche oggi in Turchia tra i poveri o la classe media si è soliti dire: "non sono abbastanza ricco per poter mangiare baklava o borek (una sorta di torta salata) ogni giorno". 
Durante il periodo ottomano, in cui si è sviluppata la ricetta attuale della baklava,  il sovrano donava questi dolci ai giannizzeri il 15 del mese di Ramadan in una processione cerimoniale chiamata Baklava Alayi.

Ciascuna regione possiede la sua variante, ma generalmente esso è costituito da strati di pasta fillo, sciroppo di zucchero (sostituito con il miele in Grecia) e in base alle ricette riempito con pistacchi, noci, nocciole o mandorle. Nelle tradizioni greca e turca, una volta che il dolce è cotto, viene tagliato in triangoli quadrati o rettangoli: ad esempio in Libano ha la forma di un diamante o un rombo, in Turchia è arrotolato e tagliato in fette circolari. Quasi ogni regione, o addirittura quasi ogni famiglia ne possiede una variante diversa. 

altra curiosità: secondo gli ortodossi, il numero di strati che compongono la Baklava ammonta a 33, in riferimento agli anni di vita di Cristo.





Ingredienti:
  • 400gr di pasta fillo
  • 250 gr di pistacchi
  • 200 gr di zucchero
  • 2 cucchiai di miele
  • cannella in polvere q.b.
  • 300 gr di mandorle
  • 200 gr di burro circa
  • 1 cucchiaio di succo di limone
  • 300 ml di acqua

Preparazione:

 Fate sciogliere il burro e poi fatelo raffreddare. Tritate finemente i pistacchi e le mandorle e mescolateli con 50 grammi di zucchero e un cucchiaino di cannella.

Stendete la foglia in una teglia imburrata o protetta da carta forno. Con l'aiuto di un pennello da cucina spennellate la sfoglia con il burro fuso e ricoprite con altre 2-3 sfoglie di pasta fillo, spennellando ogni volta ciascuna.

Ricoprite con metà del ripieno di mandorle e pistacchi e disponetevi sopra 3-4 sfoglie di pasta fillo, sempre spennellando il burro su ciascuna sfoglia.

Versate il ripieno rimasto e terminate con altre 3-4 sfoglie di pasta fillo, sempre spennellate con il burro.

Tagliate la sfoglia in rettangolini, in modo da poter ricavare facilmente le fette una volta che il dolce è pronto.

Infornate e fate cuocere per 25-30 minuti a 160° e poi alzate la temperatura a 200° per altri 15 minuti.

Nel frattempo portate a ebollizione una tazza d'acqua con lo zucchero, un cucchiaio di succo di limone e il miele e lasciate cuocere il composto per qualche minuto.

Lasciate raffreddare lo sciroppo in firgorifero, e una volta che il dolce è pronto cospargetelo di sciroppo e servite. 

Potete gustare il dolce con una buona tazza di tè nero aromatico, per immergervi nei sapori e profumi orientali. 









sabato 9 gennaio 2016

KASHK BADEMJAN


Il kashk bademjan è un piatto di origine iraniana. Il suo nome deriva da "mela insana", poichè la melanzana, che è il suo ingrediente principale, contiene la solanina, che tende a scomparire durante la maturazione ma scompare completamente solo con la cottura.
La melanzana è originaria dell'India, ma già durante la preistoria era coltivata in Cina e in altri paesi dell'Asia centrale. In Europa la sua presenza viene fatta risalire a circa 1500 anni fa, con l''espansione degli arabi in area mediterranea, poichè il suo nome deriva dall'arabo e sembra non sia presente una corrispondenza nella lingua latina e greca.

La melanzana (in persiano bademjan) è di uso frequente nella cucina persiana. Essa infatti è presente in molti piatti tipici come  Khoreshte Bademjan (stufato di melanzana), Dolme Bademjan (involtini di melanzana) e poi appunto Kashke bademjan e Mirza Ghasemi, che sono due diversi tipi di crema di melanzane.
Noi ci concentriamo sulla realizzazione del Kashk Bademjan



ingredienti (per 4 persone):

  • 5 melanzane
  •  un bicchiere di kashk (siero di latte inspessito per scomposizione acida, può essere sostituito con lo yogurt greco al naturale)
  • un cucchiaio di pomodoro
  • due cipolle
  • due cucchiai di menta secca ( o 200 gr di menta fresca)
  • olio d'oliva
  • sale
  • pepe nero

preparazione:

sbucciate e affettate le melanzane per il lungo tenendo uno spessore di 1 centimetro circa. Aggiungete sale e pepe e poi friggete.

In un tegame diluite il pomodoro con mezzo bicchiere d'acqua calda e aggiungete le melanzane cuocendole a fuoco medio per 4-5 minuti.

Nel frattempo fate soffriggere le cipolle e a parte fate friggere la menta in olio per un minuto.

Versate lentamente il kashk sulle melanzane, e poi unite tutti gli ingredienti. 

Servitelo caldo e gustatevelo!








giovedì 7 gennaio 2016

BORSCH (ZUPPA DI BARBABIETOLE)



Il borsch è un piatto diffuso in tutto l'est Europa, anche se la Russia è identificata come suo paese d'origine.
Esistono diverse versioni di questa zuppa: in Ucraina ad esempio viene servita bollente con le patate, i commercianti ebrei di New York invece la offrono ghiacciata con la panna nei giorni molto caldi. Nonostante le diverse varianti, la protagonista principale resta la barbabietola, che conferisce al piatto un colore e un sapore unici!






Ingredienti:

  • 4 barbabietole grandi, pelate - vanno cotte intere per lungo tempo fino a quando non si ammorbidiscono
  • acqua di cottura delle barbabietole
  • 1 cipolla tagliata a dadini
  • 3 spicchi d'aglio tritati
  • 3 pomodori grandi tagliati a dadini
  • 2 litri di brodo di manzo, pollo e verdure
  • 300 gr di carne tagliata a dadini (manzo, maiale, agnello o un mix delle tre)
  • 1 tazza di cavolo marinato
  • 3 carote grandi sminuzzate
  • 1 tazza di rassol (oppure 1/3 di tazza di vino rosso o aceto di mele)
  • sale, pepe
  • 1/2 tazza di prezzemolo fresco
  • 1/2 tazza di aneto fresco
  • panna da cucina
Preparazione:
Mettete le barbabietole pelate in una pentola piena d'acqua salata fredda e portate a ebollizione. Abbassate il fuoco e fate cuocere a fuoco lento fino a quando le barbabietole si possono infilzare.
Fate sgocciolare,conservando l'acqua di cottura, e lasciate sgocciolare, poi sminuzzate le barbabietole.
Fate soffriggere aglio e cipolla, poi aggiungete la carne tagliata a dadini e lasciatela rosolare delicatamente.
Aggiungete le carote, fatele saltare, poi coprite e lasciate cuocere per 10 minuti
Aggiungete il brodo, un litro d'acqua di cottura delle barbabietole, le barbabietole, i pomodori e il cavolo e portate lentamente il tutto a ebollizione. Lasciate cuocere a fuoco lento fino a quando le carote non si ammorbidiscono.
Aggiungete il rassol e lasciate cuocere per altri 5 minuti. A fine cottura aggiungete l'aneto e il prezzemolo.
Servite quindi il piatto con panna, aneto e erba cipollina tritata. BUON APPETITO!